Si ritiene che la rocca sia stata edificata da Teodorico, re degli Ostrogoti, intorno al 490, a testimonianza della sua vittoria su Odoacre, re degli Eruli, sull'Isonzo. Già in precedenza tuttavia, la sommità del colle era stata sede di insediamenti umani; ne sono prova i resti ancor oggi visibili, dell'antico castelliere preistorico. Secondo l'Asquini il nome originario della rocca era “Verruca Montis Falconis” (traducibile in "sommità del monte Falcone"); in seguito il termine "verruca" fu contratto in quello di "rocca". Dal 967 d.C., grazie alla donazione dell'imperatore Ottone I Monfalcone e la rocca passarono sotto il dominio del Patriarcato di Aquileia. La fortezza venne ufficialmente nominata per la prima volta in alcuni documenti nel 1289 durante la guerra tra la Repubblica Serenissima e i feudatari della Contea di Gorizia e del Ducato di Carinzia. Essa passò alla Contea di Gorizia nel 1409 per opera del conte Enrico d'Ortenburg. Il museo della Rocca di Monfalcone è il coronamento delle ricerche e degli studi effettuati dal “Gruppo Speleologico Monfalconese A.d.F.” in ambito speleologico, geologico, paleontologico e storico nel corso degli anni. L'esposizione permanente di carattere speleologico è situata sulla cima del colle della Rocca; la direzione e i laboratori del museo sono invece situati in città, in via Valentinis 134.
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